Volevo parlarvi di un argomento che mi ha particolarmente colpito. Di solito non mi piace parlare di queste, nè tanto meno le posto nei blog in cui collaboro, non sono una persona che si scompone troppo, sono piuttosto riservata. Imparerete a conoscermi un pezzo per volta, se vi va.
Comunque torniamo all' argomento di cui vi volevo parlare.
Molte di voi ieri al telegiornale ne avranno sentito parlare, ieri mattina davanti a una scuola sono esplose tre bombole di gas collegate tra loro con fili elettrici, nascoste dentro al bidone della carta spostato vicino all'ingresso. E' morta una ragazza, Melissa, che si trovava nel punto più vicino all'esplosione. E' arrivata al Centro ustionati dell'ospedale Perrino di Brindisi in condizioni disperate, è morta dopo oltre un'ora.
Sono stati feriti altri studenti, alcuni in gravi condizioni.
Per ora la polizia esclude la mafia e pensa ad un attacco terroristico. Sono in possesso di buone immagini, dicono, un sospettato è un ex militare con conoscenze di elettronica e parenti che vendono bombole di Gpl con uso domestico.
La cosa che mia ha spinta a parlarvi di questo fatto è stata che è successo davanti ad una scuola. A Brindisi. In Puglia. In Italia. Nel 2012.
L'obbiettivo sono stati i ragazzi, 'il futuro dell'Italia' ha detto qualcuno. Mi ha spaventata in un certo senso tutto questo, perchè noi siamo studenti, avrebbero potuto scegliere di fare un attentato alla nostra scuola.
Volevo solo citarvi un post di una mia cara amica in un club di stardoll. E se siamo arrivati a pensare a cosa succede fuori dalla nostra camera, anche su stardoll siamo messi male.
Forse non se ne sono resi conto.Forse sono troppo occupati a mettere le tasse sui cani e sulle macchinone.Forse sono troppo occupati a licenziare le segretarie.Forse sono troppo occupati a mettere gli italiani inginocchio.Forse erano in bagno quando al telegiornale hanno detto che è esplosa una bomba in Puglia. La Puglia è in Italia. Siamo nel 2012. Davanti a una scuola pòrca miseria. Son morti due ragazzi. Ci sono diversi feriti. Adesso hanno paura di tornare a scuola. A scuola, che è una seconda casa, a 16 anni.
L'Italia va a pùttane e qui fanno tutti finta di niente.
4 commenti:
è verissimo...io non ho parole......sono sconvolta!!!
davvero... che schifo....
anche io sono sconvolta
Vero vero
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